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28 Ottobre 20210

Il 29 ottobre 1987 Giuseppe portò in ospedale con tanto amore una rosa a Giastin appena nata e da quel giorno, ogni 29 ottobre, il papà cavaliere portava in dono tante rose quanti erano gli anni che festeggiava la sua principessa. Giastin le attendeva con tanta trepidazione e desiderio.
Ogni anno quel gesto, commovente e d’amore, si è ripetuto fino alle “16 rose”, l’anno dopo Giastin volò al cielo…

 


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6 Ottobre 20210

In casa Gravina si organizzavano gruppi di preghiera con i ragazzi per recitare il Santo Rosario.
Un giorno Rosaria chiese a mamma Carolina un secondo Rosario oltre a quello che teneva tra le sue mani, Mamma Carolina vedeva che faceva fatica ad usarne due. Il secondo giorno Rosaria chiese nuovamente il secondo Rosario ed allora mamma Carolina le domandò per quale motivo ne tenesse due dato che faceva già fatica con uno solo, Rosaria rispose: “Non vedi che la mia amica non viene a recitare il rosario? Allora lo recito io per lei” ; Per cui Rosaria recitava un rosario per lei ed uno per la sua amica, ecco perché aveva nelle mani due rosari !
Dopo qualche giorno la sua amica si presentò a casa Gravina per recitare il Santo Rosario…

 


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20 Settembre 20210

Pensiamo alla fine dell’estate: alcuni ritengono che sia la fine della spensieratezza, del calore, del riposo e dell’allegria; in casa Gravina tutto questo continua ogni giorno!
In particolare a settembre si respira nell’aria la frenesia, la gioia, la bellezza di preparare con cura e con larghissimo anticipo un evento speciale ed unico come il Natale del Signore!
In casa Gravina appunto la preparazione per ogni minimo dettaglio ha bisogno di 3 mesi, per cui come direbbe Giastin: “Perché aspettare la vigilia di Natale? Cominciamo subito!”
Per i mitici 3 fratellini le giornate erano troppo corte, non riuscivano mai a finire tutto quello che volevano fare. Difatti la mamma Carolina si doveva trasformare in una super trottola senza sosta per poterli accontentare!
Desideravano le cose più semplici ma che celavano un profondo significato, ricco di Amore, dedizione ed attenzione verso la bellezza della loro esistenza e la presenza di Papà Dio in tutto ciò che erano e che vivevano.

Immaginiamo di essere li in casa, come i tanti ragazzi che ormai erano abbonati a casa Gravina, erano proprio “di casa”. Quei ragazzi che godevano della presenza, della gioia e della fede di questo focolaio domestico, diventato angolo di paradiso per tanti; ci accorgiamo dei passi frenetici di mamma Carolina, dell’ironia di papà Giuseppe. Rosaria e Giastin con la loro complicità e inventiva, programmavano ogni dettaglio: carta crespa, fiocchi, effetti speciali per il presepe come il finto verde, l’effetto della neve o come inventare rocce, laghetti, paesaggi e tanto altro!
Cosimo il più piccolo della banda, stava li ad osservare ma si faceva sentire ugualmente! Poi con il tempo, quando si fa grande, sintonizzato con la squadra dell’inter, la musica a palla e con messaggi d’amore a mamma Carolina, otteneva tutto quello che desiderava da buon latin lover!
Insomma per ognuno di loro le cose apparentemente più semplici si arricchivano di pienezza di vita e di desiderio che solo chi vive in Dio ne può godere ogni giorno, così come la quotidianità ti propone. La sapienza di Dio in casa Gravina è così vicina e tangibile, più di quanto si possa immaginare!

Buona preparazione a settembre del Natale, per chi come loro senza gioia non sa stare!

 

 

 

 

 

 


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4 Giugno 20210

Una mattina dopo aver pregato con Cosimo gli dico: “Cosimo se io vedessi Gesù morirei” e lui si porta la mano in fronte e dice: “ma che dici mamma!” ed io: “si, se io vedo Gesù muoio” e lui: ” mamma tu non muori, perché tu lo mangi e non muori! mangiare è più che vedere, Lui entra dentro di te”
Per l’ennesima volta quel bambino aveva ragione:  mangiare è più che vedere!

(racconti di Mamma Carolina)


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8 Maggio 20210

Cosimo amava la cioccolata e non c’era giorno che non ne mangiava almeno un pezzettino, diceva che era la cosa più buona del mondo!
Nelle grandi festività Cosimo mi diceva di portare un cioccolatino a Gesù, in pratica io andavo in chiesa, depositavo il cioccolatino davanti al tabernacolo e poi mi chiedeva se Gesù era stato felice di quel piccolo pensiero e rispondevo: “Certo amore!”.
Invece per Natale mi faceva portare un torroncino a Gesù bambino ed i vari parroci sapevano che quando trovavano il cioccolatino era Cosimo.
Per la festa del Papà scriveva una letterina a Papà Dio ed io facevo da postino. Poi quando usciva la prima volta lo portava lui e chiedeva al parroco se poteva sostare un pò più da vicino davanti a Gesù, il parroco apriva la porticina e lui tutto felice ringraziava per quella nuova stagione e diceva: “Mo si che posso tuffarmi nell’estate!”.

 


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27 Marzo 20210

“Mamma sono guarita, mi vedi sono guarita!” il suo volto era roseo, gli occhi luminosi, non sapevo cosa stesse succedendo, lei continuava a dire: “sono guarita!” chiamava: “papà, nonna, venite sono guarita, cantate con me il gloria, alleluia, sono guarita!”,


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18 Luglio 20200

Era una mattinata come tante, Giastin mi chiede due fogli che voleva disegnare, Cosimo giocava con le sue macchinine ed io approfittando della calma che regnava, facevo le mie faccende domestiche, di colpo suona il citofono ed era mia mamma, Sale ed entrambe entriamo in cameretta.


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18 Maggio 20200

Si stava avvicinando il compleanno di Giuseppe che in quel periodo lavorava a Firenze, così con Rosaria e Giastin decidemmo di comprargli un orologio, sapendo che Giastin non era capace a tenersi nulla per sé...


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15 Novembre 20160

Voi non siete tre montagne ma tre petali di rosa, le montagne schiacciano ma voi mi edificate perché siete il dono più prezioso che vostro padre mi ha fatto.