Eravamo a Soriano nel cimino per una vacanza estiva. Erano passati 5 giorni. Cosimo si sveglia e mi dice: “Mamma ho bisogno di un sacerdote mi devo confessare entro stasera” Mi sono preoccupata la sua richiesta, non me l’aspettavo. In quei giorni l’avevo visto così sereno e felice; cos’era successo per volersi confessare? Gli dissi: “Cosimo, dove lo trovo un sacerdote così di fretta…” E lui: “Chiedi a zio Claudio, lui conosce tutti qui a Soriano” Gli chiesi: “Ma perché tutta questa fretta? nemmeno stessi in peccato mortale!” E lui: “Peggio mamma, credimi ho bisogno di confessarmi!”
Ero sempre più confusa. Così chiedo a Claudio se conosceva un sacerdote che sarebbe potuto venire a casa per confessare Cosimo. Lui prese subito il telefono e iniziò a chiamare i sacerdoti che conosceva. Uno era libero quella mattina così, per la felicità di Cosimo, venne subito. Ma io mi continuavo a chiedere cosa fosse successo di così grave.
Così finalmente il sacerdote uscì dalla stanza dove aveva appena confessato Cosimo con gli occhi pieni di lacrime. Mi disse: “Signora, lei ha un figlio santo! Io non ho confessato un bambino ma un uomo!”
Entrai nella stanza. Cosimo era così felice! “Mamma, mai nessuno mi ha detto una cosa così bella come questo sacerdote” Gli dissi: “Scusa Cosimo, mi puoi dire cosa sta succedendo? Mi fai preoccupare!” E lui: “Mamma, da quando siamo arrivati io non ho pregato per niente! Sono stato sempre in giro. Questo mi fa stare male ma il don mi ha detto che la mia stessa vita è tutta preghiera e io sono felice felice!” L’ho guardato, era veramente felice!
“Però Cosimo ora mica smetti di pregare?” E lui: “No mamma, vuol dire che la mia preghiera vale due”
Scoppiammo a ridere. Poi mi disse: “Me maa, preghiamo un po’ insieme.“