casa Gravina Archivi - Rosaria Giastin e Cosimo

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10 Ottobre 20230

Dopo una lunga giornata piena di persone nella nostra casa, finalmente la sera mi godevo le mie figlie lasciando tutto; quando si sarebbero addormentate avrei continuato a mettere in ordine la cucina. Mentre parlavo con Rosaria della giornata trascorsa e di quanti nuovi giovani erano arrivati quel giorno le dissi: “Ma che hai la calamita? Tutti qua arrivano?” e lei: “Mamma mica sono io, loro vengono inizialmente per curiosità ma poi restano, questa è la casa del buon Gesù chi entra non esce più. Mamma vedrai quando non ci sarò più farò più rumore di adesso”.

(dal libro: Rosaria, Giastin e Cosimo Gravina, I tre vulcani della gioia, Edizioni Messaggero Padova)

 


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6 Ottobre 20210

In casa Gravina si organizzavano gruppi di preghiera con i ragazzi per recitare il Santo Rosario.
Un giorno Rosaria chiese a mamma Carolina un secondo Rosario oltre a quello che teneva tra le sue mani, Mamma Carolina vedeva che faceva fatica ad usarne due. Il secondo giorno Rosaria chiese nuovamente il secondo Rosario ed allora mamma Carolina le domandò per quale motivo ne tenesse due dato che faceva già fatica con uno solo, Rosaria rispose: “Non vedi che la mia amica non viene a recitare il rosario? Allora lo recito io per lei” ; Per cui Rosaria recitava un rosario per lei ed uno per la sua amica, ecco perché aveva nelle mani due rosari !
Dopo qualche giorno la sua amica si presentò a casa Gravina per recitare il Santo Rosario…

 


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20 Settembre 20210

Pensiamo alla fine dell’estate: alcuni ritengono che sia la fine della spensieratezza, del calore, del riposo e dell’allegria; in casa Gravina tutto questo continua ogni giorno!
In particolare a settembre si respira nell’aria la frenesia, la gioia, la bellezza di preparare con cura e con larghissimo anticipo un evento speciale ed unico come il Natale del Signore!
In casa Gravina appunto la preparazione per ogni minimo dettaglio ha bisogno di 3 mesi, per cui come direbbe Giastin: “Perché aspettare la vigilia di Natale? Cominciamo subito!”
Per i mitici 3 fratellini le giornate erano troppo corte, non riuscivano mai a finire tutto quello che volevano fare. Difatti la mamma Carolina si doveva trasformare in una super trottola senza sosta per poterli accontentare!
Desideravano le cose più semplici ma che celavano un profondo significato, ricco di Amore, dedizione ed attenzione verso la bellezza della loro esistenza e la presenza di Papà Dio in tutto ciò che erano e che vivevano.

Immaginiamo di essere li in casa, come i tanti ragazzi che ormai erano abbonati a casa Gravina, erano proprio “di casa”. Quei ragazzi che godevano della presenza, della gioia e della fede di questo focolaio domestico, diventato angolo di paradiso per tanti; ci accorgiamo dei passi frenetici di mamma Carolina, dell’ironia di papà Giuseppe. Rosaria e Giastin con la loro complicità e inventiva, programmavano ogni dettaglio: carta crespa, fiocchi, effetti speciali per il presepe come il finto verde, l’effetto della neve o come inventare rocce, laghetti, paesaggi e tanto altro!
Cosimo il più piccolo della banda, stava li ad osservare ma si faceva sentire ugualmente! Poi con il tempo, quando si fa grande, sintonizzato con la squadra dell’inter, la musica a palla e con messaggi d’amore a mamma Carolina, otteneva tutto quello che desiderava da buon latin lover!
Insomma per ognuno di loro le cose apparentemente più semplici si arricchivano di pienezza di vita e di desiderio che solo chi vive in Dio ne può godere ogni giorno, così come la quotidianità ti propone. La sapienza di Dio in casa Gravina è così vicina e tangibile, più di quanto si possa immaginare!

Buona preparazione a settembre del Natale, per chi come loro senza gioia non sa stare!