Questa immagine rispecchia una riflessione di Giastin sulla condizione umana. La natura dell’uomo è fatta di terra e di cielo, e per questa ragione il nostro sguardo deve essere sempre rivolto verso l’alto, altrimenti resteremmo simili ad animali. Nella tela la testa e le braccia della figura tendono verso il cielo sviluppandosi in rami, e la torsione del busto accentua questo movimento.
Il quadro è diviso in due parti ben distinte: a destra l’uomo, nella sua appartenenza alla terra, volge verso la parte sinistra, dove la figura tende verso il cielo. A sinistra, infatti, il rosso e il giallo dello Spirito Santo infiammano d’amore la vita e inglobano in sè l’azzurro della spiritualità che circonda tutta la parte sinistra della figura quasi risucchiandola.
Il corpo è più scuro a sinistra per evidenziare la torsione verso l’alto e dare luce alla parte del viso che si espone alla luce dello Spirito Santo.
Il movimento di torsione induce a pensare che questa divisione fra corporalità e spiritualità non sarà per sempre, perché anche la parte destra sarà inglobata nello Spirito e diverrà tutt’uno con il cielo.
- Misura
- 50x70
- Collezione
- Collezione Privata
- Tecnica
- Olio su tela
- Anno
- 2003