Questo acquerello è stato dipinto da Giastin nel 2002 in occasione della sua prima esposizione intitolata Il volo.
Un’altura soleggiata e verdeggiante simboleggia qui il percorso che l’uomo compie per arrivare a Dio. Il tragitto in salita non è oscuro e impervio, ma chiaro e scorrevole, perché Dio Padre non vuole che sia per l’uomo motivo di morte o di soggiogamento al suo potere. Egli chiama l’uomo a compiere un cammino di libertà che gli faccia conoscere quell’amore infinito che solo Dio può dare.
Il compimento del percorso, in cima, è un albero di quercia, rigoglioso e frondoso, che rappresenta Dio, sorgente di vita, nell’attesa paziente e misericordiosa di ogni uomo. Giastin vuole esprimere attraverso questa immagine che la potenza di Dio non sta nel suo potere di annientare, ma nella sua infinita pazienza e misericordia verso ciascuno di noi.
L’acquerello luminoso e semplice, dalle tonalità riposanti del verde e dell’azzurro, trasmette perfettamente l’idea di pace, di speranza e di amore che Dio riversa sull’uomo in commino verso di Lui.
La firma è posta in basso, a dirci che Giastin con umiltà sapeva di essere come tutti in cammino verso Dio che la attendeva a braccia aperte.
- Misura
- 25x35
- Collezione
- Collezione privata
- Tecnica
- Acquarello
- Anno
- 2002