Giastin dipinge questa tela per la sua prima mostra intitolata Il volo, tenuta a San Marco in Lamis nel 2002.
Qui per la prima volta rappresenta un albero con la chioma che simboleggia la croce di Cristo. Di solito preferisce assimilare alla figura di Gesù un albero spoglio ad indicare che Cristo ha dato tutto di sé per amore.
In questa rappresentazione, invece, Gesù attraverso la croce, cioè il tronco, ha vinto la morte e ha generato vita, simboleggiata dalla chioma che ha la forma di un calice. Dal calice la vita eterna che scaturisce dalla croce è donata a tutta l’umanità attraverso l’Eucarestia che qui è raffigurata dal sole.
Giastin sentiva l’Eucarestia fonte di vita per sé, per questo motivo appone la sua firma proprio nel sole.
L’albero non ha radici emergenti all’esterno per rimarcare il suo legame stretto con la terra, che rappresenta, come nella tela La Trinità, il Padre.
La scelta cromatica ricade come sempre su colori molto brillanti e luminosi; l’accostamento dei complementari verde, della chioma e della terra, e rosso, nelle sfumature del cielo, rende il quadro molto vivo e gioioso. Il colore del cielo è mutato dalla luce del sole nelle sfumature del rosso e del giallo, che per Giastin indica la gioia di vivere qui originata dall’Eucarestia.
- Misura
- 30x40
- Collezione
- Collezione privata
- Tecnica
- Olio su tela
- Anno
- 2002
- Luogo
- San Giovanni Rotondo