Rosaria aveva sempre una festa da organizzare, ci stava sempre qualcuno o qualcosa da festeggiare. “Mamma, domani è il compleanno di P., dobbiamo preparare una torta, tu sai il suo fratellino sta in ospedale e i suoi genitori non possono pensare a farla. Che dici le facciamo una sorpresa?”. Come si faceva a dirle di no? “Mamma vedi che tra qualche giorno è il compleanno di M. che da poco ha perso il suo papà e non credo che la mamma abbia la forza di preparargli una torta. Che ne dici la fai tu? e così via. Ogni motivo era buono per festeggiare. Non lasciava mai nessuno solo, conosceva i problemi di tutti i suoi amici ed era sempre pronta con una parola ma anche con fatti concreti per dire:”Io ci sono per te”. E in questo sapeva coinvolgere tutti, quando pronunciava la frase: “Dai la vita è bella” nessuno poteva dirle che non era così.
(Tratto dal libro: Rosaria, Giastin e Cosimo, i tre vulcani della gioia, edizioni Messaggero Padova)