Era sempre con la testa fra le nuvole, innamorata di qualcuno o di qualcosa che la faceva sognare. Per lei la cattiveria non esisteva, si fidava ciecamente di tutti e quando le facevo notare delle cose lei mi rispondeva: “Mamma, ma io non lo avevo capito!”. Non lo capiva, non perché era tonta, ma perché aveva un animo buono, in lei non c’era furbizia. Rosaria la grande consigliera di tutti aveva una soluzione per ogni persona. Quando stava male, a chiunque venisse a trovarla, con un grande sorriso, diceva sempre: “Sto bene”. Aveva una forza incredibile, e non solo fisica per sopportare il dolore, perché lei aveva il potere di trasformare il dolore in gioia.
(Tratto dal libro Rosaria, Giastin e Cosimo Gravina, i tre vulcani della gioia.
Edizioni Messaggero Padova)