Cosimo Archivi - Rosaria Giastin e Cosimo

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8 Maggio 20230

In occasione del 9 maggio, compleanno di Cosimo, ci regaliamo questa citazione dal libro: “I tre vulcani della gioia”, dove traspare la bellezza e la profondità di Cosimo, la sua vita non l’ha mai sprecata ma vissuta in pienezza!.

Buon compleanno caro Cosimo!

“Era sempre innamorato soprattutto della vita e spronava i suoi amici ad essere sempre persone migliori perché la vita non va sprecata mai. Nella sua tesi di terza media scrive:  “Libertà è poter sognare ad occhi aperti, rispettare la dignità dell’altro, stringere la mano a tutti e vedere all’orizzonte il sorriso di Dio”.

 

 


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7 Aprile 20230

“Eravamo intenti a preparare la Via Crucis come ogni anno, era Giastin che disegnava le stazioni ma quell’anno Cosimo disse:” non è giusto che lo fa sempre lei, una volta lo voglio fare io”, così presi i foglietti e li diedi a Cosimo. Quando finì, io rimasi a bocca aperta, Cosimo aveva disegnato Gesù sempre sorridente persino sulla croce, gli dissi: “Cosimo non possiamo mettere questi disegni con Gesù che sorride sempre che diranno le persone che vengono?” e lui: “mamma ma perché Gesù era felice di morire per noi”. Così abbiamo messo i disegni di Cosimo ed alla fine tutti abbiamo capito che Gesù era felice di morire per noi.

(Dal racconto di mamma Carolina.
La foto è stata scattata proprio durante la via crucis sopra descritta)


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30 Luglio 20220

Stavamo facendo colazione, e si parlava del Vangelo che avevamo letto e delle varie religioni del mondo tra cui il Buddismo. Tanto Rosaria quanto Giastin, dissero:”Noi abbiamo Gesù” così per gioco le dissi:”Provate a pensare che arrivate da papà Dio e che lui vi dice:”Puoi tornare sulla terra in forma di animale o insetto, voi cosa scegliereste”. Di rimando mi dissero: “Mamma tu che vorresti essere”? e io risposi “Un delfino, perchè così potrei finalmente nuotare visto che non lo so fare”. Rispose Rosaria:”Mamma io una farfalla, perchè vive 90 giorni così posso subito tornare in cielo e stare con papà Dio, Gesù e la Madonna”. Giastin disse:”io vorrei tornare in forma di aquila, non perchè è rapace e più forte, ma perchè è quello che vola più in alto, così non mi stacco molto dal cielo”. Cosimo aveva pochi mesi e non poteva capire cosa stava succedendo, ma un giorno Giastin racconta a Cosimo di questo gioco che avevamo fatto anni addietro. E lui rispose:”Io voglio essere un uccellino, perchè voglio venire sull’albero che c’è nel nostro giardino per dire ogni giorno ‘buongiorno’ a mamma e papà”. Da quando Rosaria è volata al cielo abbiamo avuto molti segni tramite l’arrivo di una farfalla.

(Tratto dal libro: Rosaria, Giastin e Cosimo, i tre vulcani della gioia, edizioni Messaggero Padova)


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15 Gennaio 20220

“Il mondo che io sogno può essere riassunto in tre parole: amicizia, pace e modernità.
Amicizia è collaborazione, sia politicamente che nel lavoro, infatti se fosse così non ci sarebbero contrasti tra destra e sinistra, tra NORD e SUD e si lavorerebbe di più, perchè quando una persona ha difficoltà, l’altro aiuta. Ma anche a scuola si eviterebbe il bullismo, il contrasto tra “secchioni” e bulli. Si eviterebbero le guerre, che stanno distruggendo il mondo attuale, finirebbe il contrasto tra USA e Russia.

La seconda parola, pace, perchè ogni giorno questa parola viene dimenticata sempre di più, si deve abolire la guerra, abolire la dittatura che porta sempre guerre e moria di gente, abolire il segreto bancario.

Invece per quanto riguarda la modernità ci devono essere tre tipi di modernità: quello mentale, economico ed anche giovanile.
La modernità mentale serve soprattutto ai politici, come quella economica, perchè promuovendo la pace fra i popoli e collaborando, si risolvono tutti i problemi come la povertà.
Modernità giovanile riguarda il rinnovarsi dentro e fuori, pensare prima di fare qualcosa e così si eviterebbero molti incidenti per alta velocità.

Vorrei che il sogno si realizzasse anche dopo morto, anche fra cento, duecento anni, perchè così potrò vedere la gioia vera e chissà se potrò fare dal cielo una buona azione per aiutare il mondo”.

Cosimo Gravina
S.Marco in Lamis

 


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11 Dicembre 20212

TEMA
IL PIU’ GRANDE DESIDERIO.

Nella vita bisogna avere dei desideri, perchè secondo me, sono obiettivi che dovremmo raggiungere, delle volte ci riusiamo e delle volte no.
Io ho tre desideri: lavorare come designer nella BMW o nell’AUDI, desidero questo perchè a me piace tanto disegnare automobili e devo dire che lo so disegnare bene.
Questo lavoro lo vorrei svolgere nella BMW o nell’AUDI, perchè sono le case automobilistiche preferite da me.
Il mio secondo desiderio è di incontrare i giocatori della mia squadra del cuore, che è l’inter e andare un giorno in ritiro a Milano con loro, a vedere gli allenamenti.
Invece, il terzo desiderio è che ci sia la pace nel mondo, ma oltre alla pace degli stati, vorrei la pace nelle famiglie, tra gli amici, tra le categorie sociali opposte, come tra ricchi e poveri, bulli e studenti, destra e sinistra ecc..
Soprattutto vorrei che a Natale si festeggi veramente il Natale.
Desidero che Gesù porti la pace a tutti, soprattutto ai bambini. E che non si pensi solo alle cose superflue, perchè in molti stati, ci sono persone che non si possono permettere i regali, le cene, le feste ecc.
Questi sono solo tre dei miei desideri, perchè ne ho un’infinità, però questi tre sono i più importanti.

Cosimo Gravina
S.Marco in Lamis


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4 Giugno 20210

Una mattina dopo aver pregato con Cosimo gli dico: “Cosimo se io vedessi Gesù morirei” e lui si porta la mano in fronte e dice: “ma che dici mamma!” ed io: “si, se io vedo Gesù muoio” e lui: ” mamma tu non muori, perché tu lo mangi e non muori! mangiare è più che vedere, Lui entra dentro di te”
Per l’ennesima volta quel bambino aveva ragione:  mangiare è più che vedere!

(racconti di Mamma Carolina)


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8 Maggio 20210

Cosimo amava la cioccolata e non c’era giorno che non ne mangiava almeno un pezzettino, diceva che era la cosa più buona del mondo!
Nelle grandi festività Cosimo mi diceva di portare un cioccolatino a Gesù, in pratica io andavo in chiesa, depositavo il cioccolatino davanti al tabernacolo e poi mi chiedeva se Gesù era stato felice di quel piccolo pensiero e rispondevo: “Certo amore!”.
Invece per Natale mi faceva portare un torroncino a Gesù bambino ed i vari parroci sapevano che quando trovavano il cioccolatino era Cosimo.
Per la festa del Papà scriveva una letterina a Papà Dio ed io facevo da postino. Poi quando usciva la prima volta lo portava lui e chiedeva al parroco se poteva sostare un pò più da vicino davanti a Gesù, il parroco apriva la porticina e lui tutto felice ringraziava per quella nuova stagione e diceva: “Mo si che posso tuffarmi nell’estate!”.

 


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25 Dicembre 20200

Quando Gesù è nato, i loro genitori, non trovando posto si accamparono in una grotta, umile e fredda. Ogni natale Giuseppe e Maria cercano nei nostri cuori un posto per far nascere il nostro Signore ma spesso la nostra grotta è ancora più fredda della grotta di Nazareth.